BON TON DELLA CERIMONIA, Fidanzamento e Matrimonio

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PENELOPE11
view post Posted on 26/1/2012, 21:32




ANNIVERSARI DI NOZZE

Le ricoprrenze legate agli anniversari di matrimonio sono molteplici e le valutazioni sulla loro importanza sono discordanti. Sicuramente però 3 tra queste vanno sicuramente ricordate: nozze d’argento, nozze d’oro e nozze di diamante.
Questi anniversari vengono celebrati con una benedizione degli anelli in chiesa e, sia ben chiaro, non con una sorta di secondo matrimonio, cui segue un rinfresco cui interverranno amici e parenti più cari. Gli inviti possono essere fatti anche su cartoncino.
L’usanza di festeggiare gli anniversari di matrimonio risale al Medioevo, periodo nel quale si iniziò a festeggiare solo il 25° ed il 50° anno di nozze.

Nel 1922 fu Emily Post, scrittrice americana il cui nome è tuttora sinonimo di galateo, ad inserire nel suo libro ” Etiquette in Society, in Business, in Politics and at Home” , una serie di consigli per festeggiare gli anniversari di matrimonio. La prima edizione del libro prevedeva solo il 1°, 5°, 10°, 15°, 20°, 25°, 50° e 75° anno, ma in seguito l’elenco fu completato per tutti gli anni fino a comprendere oggi tutto quello che è considerato “tradizione”. Una diffusa tradizione anglosassone vuole che ad ogni anniversario sia associato un particolare materiale. Si parte così dal primo anniversario “di cotone”, procedendo poi per ordine crescente di importanza dell’elemento abbinato all’anno di anniversario, in relazione al maggior numero di anni vissuti insieme dalla coppia ed alla sempre maggiore importanza della ricorrenza da festeggiare.

1° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di cotone con confetti di colore rosa
5° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di seta con confetti di colore fucsia
10° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di stagno o di latta con confetti di colore giallo
15° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di porcellana con confetti di colore beige
20° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di cristallo con confetti di colore giallino
25° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze d’argento con confetti di colore argento
30° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di perle con confetti di colore acquamarina
35° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di zaffiro o corallo con confetti di colore blu
40° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di smeraldo con confetti di colore verde
45° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di Rubino con confetti di colore rosso
50° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di d’oro con confetti di colore oro
55° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di Avorio con confetti di colore avorio
60° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di diamante con confetti di colore bianco
75° anno di matrimonio si festeggiano le Nozze di Platino con confetti di colore bianco

Quella di assegnare un nome a ciascun anniversario di matrimonio è una tradizione anglosassone, e indicava spesso la tipologia di regalo che gli sposi dovevano scambiarsi in occasione dell’anniversario di matrimonio. Come già detto i principali sono il 25°, il 50° ed il 60°; in queste occasioni gli sposi dunque si scambieranno doni in argento per il 25°, in oro per il50° mentre per il 60° anniversario lo sposo omaggerà la sua consorte di un gioiello, preferibilmente un anello, in diamante.
Quando gli sposi sono avanti con gli anni possono essere i figli e i nipoti ad organizzare i festeggiamenti ma in tal caso organizzeranno qualcosa di molto semplice che non faccia affaticare gli sposi e li metta nelle condizioni di godersi la festa.

INVITATI IN VIAGGIO

Quando si stila la lista degli invitati è bene considerare anche se saranno presti persone che risiedono lontano da dove si terrà la cerimonia. Per questi è necessario prenotare sufficienti camere in un albergo e farsi carico della spesa: basteranno una o due notti.
E’ anche possibile, qualora il tipo di rapporto lo consenta e il numero, ospitarli in casa dei genitori degli sposi o, in relazione al grado di parentela, concordare il loro soggiorno in casa di parenti o amici .
La soluzione dell’albergo resta in ogni caso la migliore, seppur la più dispendiosa.
Qualora possibile, Sarebbe inoltre cortese, ma meno necessario, provvedere anche alle spese di viaggio che questi devono sostenere per dimostrare come l’invito alle nozze sia mosso da un reale interesse a renderli partecipi di un momento così importante e non una scusa per ricevere un regalo.

MATRIMONIO IN TONO MINORE

Sono vari i casi in cui si sceglie o si è costretti a celebrare nozze in tono minore.
Uno di questi è legato alla situazione economica degli sposi. Meglio, infatti, celebrare un metrimonio con decorosa semplicità che andare oltre le proprie possibilità. In tal caso è bene dire si ad un matrimonio all’aperto in una bella giornata estiva: la natura rigogliosa fa da scenografia permettenod di risparmiare sugli allestimenti e i fiori, in questo periodo, costano meno. La sposa indosserà un abito semplice ma elegante o un tailleur e rinuncerà al velo; lo sposo, i padri ed i testimoni vestiranno un abito semplice ma rigoroso in grigio ferro. Si rinuncerà a paggetti e damigelle e i testimoni saranno solo due. Alla cerimonia seguirà un rinfresco o un buffet leggero ma non dovranno amcare torta e chamapgne, o italico spumante. Infine per le bomboniere si sceglierà qualcosa di gusto e qualità rinunciando però ai materiali pregiati o in alternativa si consegneranno solo i sacchettini con i confetti.

Altro caso in cui le nozze vanno celebrate con minore sfarzo è in presenza di un lutto in famiglia. In tale caso il matrimonio andrebbe rimandato ma qualora non fosse possibile farlo è bene evitare un’atmosfera modaiola. Saranno invitati solo parenti stretti e amici che vestiranno con sobrietà non a lutto. Anche gli sposi vestiranno abiti semplici e sobri e dopo il matrimonio adotteranno un mezzo lutto, mentre le famiglie riprenderanno il lutto come prima delle nozze.

Altro caso ancora, infine, di nozze in sordina è quello di un secondo metrimonio. In questo caso non si mandano cartoncini d’invito ma partecipazioni a nozze avvenute e solo ad amici e parenti più cari e facendo sempre attenzione a non urtare la sensibilità delle persone coinvolte.

VIAGGIO DI NOZZE

Il viaggio di nozze rappresenta un momento di meritato relax dopo i lunghi mesi di preparativi. Oggigiorno si da una grande importanza alla “luna di miele”, anche se ha perso il valore di primo viaggio di coppia, dato che ormai si viaggia spesso insieme anche da fidanzati.
Per i novelli sposi vengono create delle apposite soluzioni con sconti e servizi speciali, purtuttavia la spesa del viaggio di nozze resta una voce non indifferente nel budget nuziale, per questo sempre più coppie decidono di fare la lista nozze o una parte di essa in una agenzia di viaggio.
Visto che in genere un amico o un parente non sostiene da solo il costo dell’intera vacanza, è più utile suddividere virtualmente la luna di miele in tante piccole quote cui abbinare altrettanti ipotetici momenti del viaggio, per esempio cena a lume di candela sul mare con orchestra, piuttosto che passeggiata a cavallo sulla spiaggia o immersioni nella barriera corallina.
In questo modo si ottiene il duplice risultato di evitare l’idea poco romantica della colletta, decisamente non adatta a un regalo di nozze, e di rendere possibile un contributo adeguato per tutte le tasche. L’ideale, anche per avere poi un ricordo concreto di tutti coloro che vi hanno regalato una parte della luna di miele, è creare un album da lasciare in agenzia di viaggi e sul quale, in corrispondenza di ogni momento virtuale donato, sia possibile lasciare una dedica.
Naturalmente la prima cosa da fare è scegliere dove andare. I fattori da tenere in considerazione, oltre ai gusti personali, sono solo la quantità di tempo e il budget a disposizione.
Per quanto riguarda la durata, anche se sono decisamente meglio le due settimane canoniche, è bene sapere che si può organizzare un viaggio indimenticabile anche per pochi giorni.
La quantità di tempo a disposizione finisce spesso per determinare anche il tipo di vacanza: pacchetto ‘all inclusive’ o viaggio ‘fai da te’.
L’importante è godersi il viaggio e caricarsi al meglio per iniziare, la ritorno in città, con la massima energia la nuova vita coniugale.

LA LISTA NOZZE

Quella della lista nozze è un’usanza ormai comune ma entrata in voga solo da qualche decennio. Ha il grande pregio di lasciar sceglie secondo gusto ed utilità gli sposi che così non corrono più il rischio di ricevere inutili doppioni o articoli lontani anni luce dal loro gusto e dallo stile della loro casa. Inoltre la lista nozze è un valido aiuto anche per gli ospiti che non dovranno più scervellarsi sul regalo da scegliere ma più semplicemente, stabilita una spesa, decideranno agevolmente cosa regalare agli sposi tra gli articoli in lista.
Negli ultimi anni si sta affermando anche la tendenza ad aprire la lista nozze o una parte di essa in una agenzia di viaggio poiché la spesa del viaggio di nozze resta una voce non indifferente nel budget nuziale ed i futuri sposi potrebbero aver già pensato da se al corredo per la casa. Visto che in genere un amico o un parente non sostiene da solo il costo dell’intera vacanza, la cifra complessiva viene suddivisa in tante piccole quote per permettere a tutti di poter partecipare in relazione alle proprie possibilità.
In ogni caso, però, la più gettonata resta sempre la lista classica che include al suo interno articoli per la tavola, la cucina, elettrodomestici, suppellettili, argenteria e cristalleria.
Una buona lista dovrebbe includere:

Porcellana:

•12 piatti fondi
•24 piatti piani
•12 piatti frutta
•12 piattini da pane
•12 tazze da brodo con sottotazze
•1 zuppiera
•1 salsiera
•2 piatti da portata e dessert
•12 tazze da the con sottotazza
•12 tazze da caffé con sottotazza
•1 lattiera
•1 teiera
•1caffettiera
•1 zuccheriera
•1 servizio di piatti da tutti i giorni da 12
•1 piatto da formaggio
•1 fruttiera
•2 portauovo
•1 servizio da caffé giornaliero completo di lattiera
•12 coppette macedonia
•1 coppa grande da macedonia
•2 insalatiere
•1 piatto da torta
•6 tazze da colazione
•1 zuccheriera giornaliera
Posateria:
•12 cucchiai da tavola
•24 forchette da tavola
•24 coltelli da tavola
•12 forchette e coltelli da frutta
•12 cucchiai da caffé
•12 forchettine da dolce
•12 forchette da pesce
•12 coltelli da pesce
•1 mestolo
•2 coppie di posate per i piatti da portata
•1 paletta da torta
•1 coltello da panettone
•1 coppia di posate per servire il pesce
•1 coltello per formaggi a due punte
•1 coltellino per il grana
•1 coppia di posate per insalata
•1 mestolo per la salsa
•1 spalmaburro
•1 pinza per ghiaccio
Vetro e cristalli:

•12 calici da acqua
•12 calici da vino (in due misure)
•12 flûtes da champagne
•1 servizio di bicchieri per tutti i giorni da 12 pezzi
•12 bicchieri da bibita
•12 bicchieri da liquore
•12 bicchieri da whisky
•6 bicchieri da vodka
•6 biccheri da cognac
•6 boccali da birra
•1 brocca acqua
•2 caraffe vino
•1 secchiello portaghiaccio
•1 decanter con bicchieri da degustazione
Utensili da cucina:

•1 batteria di pentole composta da: 10 pezzi + colapasta
•1 pentola a pressione
•2 teglie anteaderenti
•2 pirofile
•1 servizio fondue con forchettine
•3 taglieri in legno (uno da pane, uno da arrosto e uno piccolo da salumi)
•1 bilancia
•1 set mestoli acciaio
•1 set mestoli in legno
•1 set coltelli da cucina
•1 set coltelli da bistecca
•1 set contenitori per forno e microonde
•1 cavatappi
•1 schiaccianoci
•1 trinciapollo
•Utensili vari


Per evitare inutili corse e una selezione affrettata degli oggetti, mettetevi a tavolino e pensate a una lista nozze che risponda davvero alle vostre esigenze. Fate un inventario di ciò che avete a disposizione e poi cercate di individuare quali sono le vostre necessità come “coppia”. A questo punto potete recarvi in un negozio specializzato per aprire, con almeno tre mesi di anticipo rispetto alla data delle nozze, la lista.
La scelta del negozio in cui depositare la vostra lista è davvero importante. Dopo le verifiche del caso su marchi e linee di prodotto, è bene che vi accertiate se ciò che non vi verrà regalato non deve essere necessariamente acquistato. Informatevi anche sulla possibilità di cambi o integrazioni e sulle modalità di consegna, se diversamente prima delle nozze, al rientro dalla luna di miele o può essere fatto in due momenti differenti.
Una raccomandazione: mai e poi mai inserire nelle partecipazioni un cartoncino con nome e indirizzo del negozio dove avete depositato la lista nozze, il bon ton lo vieta a chiare lettere. Sarà uno dei compiti dei genitori indirizzare, in modo discreto, amici e parenti verso i negozi che avete scelto.

BOMBONIERE

La bomboniera rappresenta un ricordo della lieta giornata ed un ringraziamento per gli ospiti e per coloro che hanno omaggiato gli sposi di un dono. Per questo motivo il galateo non permette la consegna delle bomboniere prima del matrimonio: il gesto perderebbe il suo significato e sembrerebbe voler sollecitare un dono; anzi, secondo il bon-ton, le bomboniere andrebbero date o inviate entro i successivi 20 giorni al matrimonio.
Oggi, però, più comodamente, gli sposi, le consegnano durante i saluti alla fine del ricevimento: una bomboniera per nucleo familiare o per coppia di fidanzati.
Ai testimoni va regalata una bomboniera diversa e più preziosa, mentre per coloro i quali non sono intervenuti o non hanno fatto alcun regalo sarà sufficiente iol sacchettino con i confetti.
A quelli che non sono intervenuti alla cerimonia, le bomboniere andrebbero spedite entro una decina di giorni, o consegnate al ritorno dal viaggio di nozze. Nelle confezioni vanno inseriti 5 confetti, in numero dispari perchè segno di indivisibilità e in tal numero perchè indicano 5 valori fondamentali del matrimonio ovvero salute, fertilità, ricchezza, lunga vita e felicità ( si può scegliere anche di metterne 3 a che simboleggiano l’uomo, la donna e il figlio, quindi la famiglia oppure 1 che rappresenta l’unicità dell’evento). Insieme ai confetti va inserito un bigliettino con i nomi degli sposi (prima quello della sposa, mai i cognomi) e la data del matrimonio della stessa carta e con lo stesso tipo di stampa degli altri oggetti del corredo, anche se, volendo, potrebbero avere uno stile differente poiché consegnati a parte.
Il galateo non vuole le bomboniere con la scritta “ringraziano”: il bon ton consiglia di spedire il classico biglietto di ringraziamento a parte. Al ritorno dal viaggio di nozze, si spedisce un biglietto di ringraziamento a tutti coloro i quali hanno partecipato o hanno inviato regali. Questo è l’ultimo atto del matrimonio, perciò va fatto con particolare cura poichè viene considerato una sorta di firma che, se ben fatta, chiude in bellezza la parte pubblica del matrimonio.
I ringraziamenti, rigorosamente di formato postale, sono da considerarsi i biglietti da visita della famiglia, per questo motivo dovrebbero essere stampati solo con i nomi dei coniugi (Carlo e Lina Rossi) senza titoli (Dott. Ing.) con o senza indirizzo e numero di telefono, sicuramente con molto spazio per scrivere una frase. Questa breve frase, rigorosamente scritta a mano, conterrà un chiaro riferimento alla partecipazione dell’ospite alla cerimonia o un riferimento esplicito al regalo fatto alla coppia. Per tradizione questo duro compito è delle spose anche perché solitamente hanno una calligrafia più gentile rispetto a quella degli uomini.

FOTO & VIDEO

Scegliere il fotografo è un compito arduo. Le foto ed il video sono l’unico vero ricordo tangibile del giorno delle nozze. Proprio per questo motivo il lavoro dovrebbe essere realizzato al meglio e senza intoppi o sorprese. In tal senso è bene rivolgersi a un professionista che possa assicurare un buon risultato, trovando un giusto equilibrio tra tecnica e creatività, tradizione e innovazione. Le foto di parenti ed amici completeranno il corredo fotografico ed aggiungeranno una nota di colore ma non possono sostituirlo.
E’ opportuno contattare almeno sei-dodici mesi prima delle nozze diversi professionisti e chiedere di vedere i book, ossia la raccolta dei lavori già realizzati da cui trarre un’idea precisa dello stile utilizzato per capire che cosa si desidera ottenere, per poter vagliare bene le diverse possibilità offerte. Ristretta la cerchia dei candidati, si richiederà un preventivo scritto con tutte le voci di spesa dettagliate. Le cifre possono oscillare molto a seconda del tipo di fotografie e dei formati che si desiderano.
Nel prendere accordi con il fotografo è bene chiedere per quanto tempo conserverà i negativi. Per legge, infatti, i diritti d’immagine appartengono a chi le ha realizzate. Oggi, alcuni fotografi usano masterizzare i negativi e trasferirli su Cd Rom: in questo caso, chiedendone una copia, si potranno trasferire le immagini sul computer di casa o dell’ufficio.
Scelto il fotografo è necessario richiedere un contratto scritto che specifichi i diversi accordi presi:
- il costo del servizio (definito a ore, a forfait oppure per ogni singola stampa)
- eventuali extra, il nome di un possibile sostituto in caso di contrattempi all’ultimo momento
- la minima quantità di rullini, da calcolare in base al numero finale di stampe desiderate
- l’elenco dei luoghi dove dovranno essere scattate le foto
- l’orario in cui è prevista la sua presenza, il costo dei provini e delle stampe extra
- il tipo di album
- i tempi di consegna
- l’anticipo e la forma di pagamento.

Il giorno delle nozze, il fotografo arriva circa tre ore prima della cerimonia a casa della sposa, per le foto dei preparativi, del trucco e dell’acconciatura, oltre a immortalare l’uscita dalla casa dei genitori. Se non è stata prevista una giornata precedente nello studio di posa, il fotografo realizzerà anche ritratti e primi piani della sposa appena truccata. Quando la sposa raggiunge la chiesa o il municipio, il fotografo o un suo assistente dovrà già trovarsi sul posto da almeno un’ora, per sistemare l’attrezzatura e attendere l’arrivo degli invitati, affiancato magari da una persona di fiducia della sposa per indicare parenti e amici che non possono mancare nell’album.
Durante la cerimonia immortalerà gli attimi più emozionanti e significativi per gli sposi e per gli invitati. Al termine della celebrazione si dirigerà con gli sposi in un luogo appositamente scelto per scattare alcune foto alla coppia prima di raggiungere gli invitati al ricevimento. Il fotografo anche lì catturerà gli attimi più significativi della giornata e dovrà rimanere a disposizione degli sposi fino al taglio della torta.
E’ importante che il fotografo riesca a mettere la coppia a proprio agio senza soffocarli e trasformando il servizio fotografico in un momento di divertimento.
Per chi preferisce uno stile classico, le foto sono per lo più ‘posate’. Seguono, cioè, uno schema tradizionale, dall’uscita di casa dei genitori all’arrivo in chiesa fino al ricevimento. Generalmente sono realizzate in bianco e nero, le stampe sono quadrate e spesso elaborate con filtri o con effetti di sovrapposizioni e giochi di luce.
Il giorno del sì può invece essere ricordato come un vero e proprio reportage fotografico. Le immagini sono molto più naturali e casuali, ma in realtà sono frutto dell’abilità del fotografo, in grado di percepire il momento giusto per scattare la foto senza attirare l’attenzione del soggetto. La stampa può essere a colori, per meglio sottolineare l’attualità della ripresa, o anche rielaborata al computer per correggere eventuali piccole imperfezioni ma, dovrebbe essere, sempre, rigorosamente fatta a mano.
Foto immancabili sono:

•l’ingresso dello sposo con la madre;
•l’arrivo della sposa fuori dalla chiesa o dal municipio;
•l’ingresso al braccio del padre;
•la consegna della sposa al futuro marito;
•la promessa;
•lo scambio degli anelli;
•le firme degli sposi e dei testimoni sul registro;
•l’uscita degli sposi con il lancio del riso;
•il taglio della torta;
•il brindisi.
Anche la scelta dell’album non deve essere casuale e deve essere in linea con lo stile del servizio fotografico.
Un’idea diversa può essere l’album strutturato e impaginato come un libro in formato 40 x 50 in cui le foto, ad altissima definizione, vengono direttamente stampate sulle pagine e possono essere accompagnate da frasi e commenti degli sposi. La soluzione tradizionale ha la copertina in cuoio pieno fiore, molto pregiato, e può essere arricchita da inserti, angoli o applicazioni in argento oppure con materiali più insoliti come la ceramica o il legno. Classica anche la copertina in carta di Varese o in tessuto, da personalizzare con la stampa dell’immagine più bella degli sposi. Una scelta molto esclusiva può essere la copertina in argento lavorato, così come quella in pelle di un colore in tinta con il tema cromatico del matrimonio.
Il cartoncino della pagina dovrà essere di una grammatura abbastanza pesante da reggere il peso delle fotografie di grande formato, liscio per dare un’idea di semplicità oppure a grana grossa per uno stile più originale. Il colore potrà essere bianco per far risaltare il colore delle immagini o nero, se il fotografo sceglie di lavorare su tonalità monocromatiche o, ancora, avorio per ammorbidire l’impatto visivo, marmorizzato, nelle tonalità del beige oppure nuvolato blu. Generalmente i fogli dell’album sono intercalati da veline per preservare e impreziosire ogni singola immagine.
Il video completa il servizio ed è spesso fornito dal fotografo che collabora con un operatore video di fiducia. Le possibilità qui sono diverse ; si può infatti scegliere di far effettuare la registrazione completa della cerimonia con audio in presa diretta e nessuna post-produzione. Oppure si può realizzare, soluzione oggigiorno più frequentemente scelta, uno short-movie dell’intera giornata, allora si potrà iniziare con un backstage dei preparativi e proseguire le riprese seguendo la coppia nel corso della giornata. La registrazione verrà poi rielaborata in fase di post-produzione, la realizzazione cioè di un vero e proprio montaggio per ottenere un filmato completo e ben strutturato, con una colonna sonora scelta ad hoc.

LA MUSICA

La musica ha la sublime capacità di suscitare emozioni e creare atmosfera in un momento speciale come il matrimonio, già di per se ricchissimo di sentimento.
Per quanto riguarda la cerimonia religiosa un ottimo accompagnamento può essere offerto dalle note di un organo, spesso presente nelle chiese. A questo poi si possono accompagnare le note di o sostituirlo con qualche trio o quartetto di strumenti classici. La voce femminile, quella di un duo o di un coro è sempre un complemento dolcissimo ma attenzione perché non tutti i parroci gradiscono questo tipo di accompagnamento. Ci sono infatti sacerdoti più o meno aperti su questo punto: c’è chi ama la musica e vi consentirà qualunque cosa e chi vi richiederà di attenervi scrupolosamente a un repertorio di natura liturgica
Qualunque sia scelta, la musica dovrebbe scandire e sottolineare i momenti più significativi della cerimonia in Chiesa, in particolare:

•l’arrivo e l’ingresso della sposa;
•lo scambio degli anelli;
•l’offertorio;
•la consacrazione;
•la comunione;
•le firme e l’uscita degli sposi.
Ecco alcuni suggerimenti per la scelta delle musiche

Ingresso Sposo:

•Corale dalla “Cantata” J. S. Bach
Ingresso Sposa: una musica solenne, allegra, che esprima l’emozione di questo momento e avvolga la sposa in un aura magica.

•Marcia Nuziale R. Wagner
•Canone in Re J. Pachelbel
Aspersione

•Brothers E. Morricone
•Largo F. Haendel
Offertorio

•Aria sulla quarta corda J. S. Bach
•Big my secret M. Nyman
Elevazione

•Romeo and Juliet N. Rota
•The Schindler’s list J. Williams
•Adagio T. Albinoni
Comunione: una musica dolce, melodiosa, che segni il momento di raccoglimento. Il movimento musicale più adatto è l’adagio.

•Fratello Sole, sorella Luna R. Ortolani
•Canone Inverso E. Morricone
•Sogno F. Schumann
•Sogno d’amore F. List
Firme

•Gabriel’s oboe E. Morricone
•Ave Maria F. Schubert
•Ave Maria C. Gounod
Finale

•Inno alla Gioia L. V. Beethoven
•Canone in Re J. Pachelbel
Uscita sposi

•Marcia Nuziale F. Mendelssohn
Il rito civile è oggettivamente più freddo di quello religioso, ma una buona musica può dargli la giusta carica emotiva. E’ importante chiedere ai funzionari del comune se è possibile o meno far eseguire musica dal vivo durante la cerimonia; alcuni municipi, infatti, sono dotati di impianto stereo che, in mancanza di altre possibilità, è comunque una eventuale soluzione.
Se avete scelto un municipio all’interno di un palazzo antico, con una sala di un certo valore artistico, può essere suggestivo affidarsi ad ensemble di strumenti acustici, magari con un repertorio che spazi nella musica antica. Mentre in municipi meno caratteristici può andar bene al limite anche una tastiera, per quanto formazioni cameristiche più tradizionali risultino sempre più indicate.
Per la musica c’è meno spazio, rispetto alla cerimonia religiosa. Vanno sottolineati: l’ingresso della sposa, lo scambio delle promesse e magari anche la lettura degli articoli del Codice Civile ed ovviamente l’uscita degli sposi alla fine della cerimonia.
Per quanto riguarda il repertorio assoluta libertà, si può spaziare dalla musica classica non liturgica, alla musica da film, a quella jazz, alla musica leggera particolarmente amata dagli sposi. L’importante è che la musica risulti un lieve accompagnamento e non copra le voci del celebrante e degli sposi.
L’intrattenimento musicale per il ricevimento dipende solo dalle preferenze degli sposi, dalla tipologia di invitati (non avrebbe senso far suonare musica “da discoteca” con degli invitati ultrasessantenni) e dallo stile che si intende dare al ricevimento. La musica eseguita durante il ricevimento deve essere piacevole, discreta e non disturbare troppo le conversazioni tra gli invitati.
La scelta più classica è il Piano bar (tastiera e voce), che intrattenga gli ospiti in maniera non invasiva, alternando musica leggera ed evergreen italiani e stranieri. L’importante è che il volume della musica non sia mai eccessivo, lasciando sempre gli ospiti liberi di conversare.
Se si intende dare un’impronta più formale ed elegante, si può poi optare anche per un quartetto d’archi che alterni repertorio classico, leggero e colonne sonore.
Molto elegante e sofisticata è anche la scelta di un ensemble jazz che tra virtuosismi e classici d’atmosfera accompagna il corso della serata e può dare spunto anche per qualche ballo.
Sposi molto giovani e dinamici possono poi sbizzarrirsi scegliendo soluzioni più attuali come band specializzate in brani latini o in musica moderna creando un’atmosfera più frizzante.
La scelta di un filo conduttore è importante ma è bene ricordare che i principali momenti da sottolineare durante la serata sono diversi e diverso è il genere specifico di musica più adatto.
Aperitivo e antipasto sono spesso serviti in piedi; gli ospiti sono in movimento ed iniziano a socializzare per cui la musica deve servire a mettere gli ospiti a proprio agio e a rompere il ghiaccio: grandi classici creeranno la giusta atmosfera giocando bene con ritmi e volumi.
La cena si svolge quasi sempre prevalentemente al tavolo. Durante questo momento la conversazione prende il sopravvento per cui la musica deve diventare più rilassata e meno invasiva anche per permettere agli ospiti di gustare al meglio le portate senza essere infastiditi dal troppo rumore che si potrebbe creare dalla sovrapposizioni di vocio e musica ad alto volume.
Subito dopo la cena, se gradito, ci si può dare alle danze sbizzarrendosi nel repertorio musicale, nei ritmi e nel volume, che non deve comunque mai risultare fastidioso, a patto di rimanere in tema con l’impronta musicale generale data alla serata. In tal senso, ad esempio è impensabile scegliere un sottofondo classico per la cena e la musica di un dj per il ballo o al contrario un sottofondo molto moderno per la cena ed una selezione di walzer per il momento danzante.
L’ultimo momento è quello dei dolci e della torta. Il taglio di questa verrà sottolineato con un sottofondo un attimo più importante mentre per il resto si sceglieranno musiche d’atmosfera che facciano rilassare gli ospiti dopo la lunga giornata e accompagnino lentamente verso la fine della serata.

I FIORI

I fiori sono uno degli elementi fondamentali del matrimonio perchè raccontano la concezione dell’amore che hanno gli sposi e possono trasformare qualunque location. Gli allestimenti floreali possono essere, infatti, più o meno classici, innovativi, romantici, particolari e devono essere in armonia con le location scelte, con la stagionalità e con lo stile della cerimonia.
Il fiorista va scelto con circa tre mesi di anticipo e deve essere informato su ogni minimo dettaglio della cerimonia e con questi si dovrebbero organizzare dei sopralluoghi qualora non avesse adeguata conoscenza dei luoghi prescelti. Dopo aver definito il tutto, è opportuno chiedere il preventivo su costi e tempi di realizzazione. Per una moderna chiesa cittadina, per una grande cattedrale impreziosita da importanti opere d’arte, per una piccola e importante chiesetta di campagna o ancora per una sala comunale le soluzioni devono necessariamente essere diverse.
Per la tradizione, anche in questo campo il bianco era di rigore (vedi i classici fiori d’arancio), ma oggi vi è la più completa libertà: nei colori, nelle forme, nelle composizioni. La scelta dipende dal tipo di cerimonia: elegante, romantica, campestre, moderna.
Anche se le coltivazioni in serra garantiscono la disponibilità di quasi tutti i tipi di fiori, è sempre meglio muoversi nel ventaglio di quelli di stagione, in sintonia perfetta con il clima e con il paesaggio circostante.
Per la cerimonia civile, a meno che non si scelga uno spazio all’aperto, l’addobbo è molto discreto e prevede un mazzo basso o una ghirlanda davanti al tavolo che fronteggia gli sposi, due composizioni più alte sui lati del tavolo e all’ingresso ed eventualmente piccoli mazzolini sulle sedie degli invitati.
La chiesa invece richiede molti più addobbi: l’altare, la mensa, le balaustre, gli inginocchiatoi, le panche (nelle diocesi in cui è consentito), l’ingresso della chiesa e l’esterno di questa andranno adornate composizioni di varia forma e dimensione, in armonia con il contesto architettonico.
Altro elemento fondamentale è il bouquet che deve sempre essere in sintonia con il modello e il colore dell’abito.
Il bouquet rotondo, compatto, composto di fiori piccoli, si accompagna molto bene a un abito corto. E’ quello considerato ‘universale’, adatto a tutte le stature e figure.
Il bouquet aperto e voluminoso è perfetto per un modello alla caviglia e richiede una sposa snella , abbastanza alta; può anche essere sostituito da un solo fiore stretto da nastri, per esempio una calla o una rosa vellutata.
Il bouquet ricadente, con fiori a grappolo, è riservato a un abito con strascico, decisamente importante. La sposa deve essere alta, il suo portamento sicuro ed elegante.
Il bouquet a fascio, magari un mazzo di rose o di tulipani dal gambo lungo, è indicato per un tailleur; va appoggiato al braccio e portato con disinvoltura. Anche in questo caso, attenzione alla statura!
E’, inoltre, importante conoscere il colore dell’abito: se è tutto bianco, allora si può scegliere un bouquet candido, ma senza mescolare fiori bianco-gialli con fiori bianco-azzurri; se, invece, l’abito è in delicate tonalità pastello, le corolle possono essere in tinta oppure screziate nelle stesse sfumature, cercando di inserirne qualcuna più scura per avere un effetto di maggior volume. Oggi però si usano molto anche i bouquet colorati che, attraverso un forte contrasto di colore, esaltano il candore dell’abito.
Secondo la tradizione, il bouquet è l’ultimo omaggio che il futuro sposo in quanto fidanzato fa alla sua promessa, chiudendo il ciclo del corteggiamento; è lui a ordinarlo ed eventualmente a consegnarlo poco prima delle nozze.
Il bouquet va recapitato a casa della sposa la mattina delle nozze dal fiorista, dal testimone dello sposo o dallo stesso sposo.
Per la scelta, lo sposo può farsi consigliare da una parente stretta o da un’amica di lei, la quale lascia volentieri trapelare qualche dettaglio dell’abito e dell’acconciatura, dai quali non si può prescindere. A questo proposito, esistono alcune regole che non vanno dimenticate.

Come detto precedentemente è bene scegliere fiori in relazione alla stagionalità. La primavera, regina dei fiori, offre diverse possibilità: molti alberi da frutto sono in fiore come ciliegi, peri, mandorli, cotogni e a questi si affiancano magnolie, mimose, forsizie dal giallo intenso, caprifoglio, glicine, narcisi, crocus, giacinti, ciclamini e, soprattutto, i tulipani. E ancora i mughetti, le giunchiglie, gli anemoni, i nontiscordardimé, le violacciocche, le viole del pensiero, le primule.
Tipicamente primaverili anche gli iris e le fresie, molto profumate. Eleganti sono i gigli, ricercate le calle, delicate le camelie, intramontabili le rose.
Di grande effetto le peonie, quelle classiche rosa oppure quelle giganti, candide: indicati pure i lillà, gli amaryllis bianchi e rosa, abbinati magari a rami di betulla o di salice contorto. Per un bouquet romantico, i papaveri color pastello.

L’estate regala un tripudio di colori: oltre ai decorativi girasoli, molto scenografici, sono una preziosa risorsa le spighe di delphinium di vari colori, bianchi, rosa, blu, azzurri, in miscellanee con il giallo dell’achillea, simile a un fiore di prato; e ancora ortensie, margherite, bocche di leone, ranuncoli.

L’autunno offre grandi possibilità pur non dando una grande offerta di fiori; questi infatti vengono sostituiti spesso da composizioni con foglie, bacche e frutta, ortaggi. Regina della stagione è l’edera, base ideale per il bouquet e per gli addobbi

In inverno, complice anche l’influenza del natale la fanno da padrone le delicate tonalità del viburno al colore deciso e allegro dell’agrifoglio: i fiori che scaldano l’inverno
I sempreverde sono apprezzati per le foglie variegate, spesso orlate d’oro e d’argento, o per le bacche e per i fiori invernali, che regalano punteggiature di colore impreviste.
Camelie, viburno, sarcococca, elleboro, o rosa di Natale, calicanto, gelsomino d’inverno stelle di Natale colorano e profumano ambienti e bouquet.

E’ importante ricordare, infine, che ogni fiore o pianta possiede uno suo specifico significato e quindi è bene attenzionare anche questo aspetto nella scelta dei fiori per non incorrere in spiacevoli gaffe. Vediamoli nel dettaglio
Agrifoglio: difesa, forza, eternità, prudenza
Alloro: gloria
Fiori d’arancio: fecondità, purezza
Artemisia: felicità
Azalea: sincerità
Biancospino: dolce speranza
Bucaneve: nuova speranza
Calla: bellezza
Camelia: costanza amorosa, grazia. Bianca: stima, ammirazione. Rossa: amore, speranza.
Fior di ciliegio: buona educazione, augurio di felicità
Dalia: riconoscenza, buon gusto, abbondanza
Edera: fedeltà, amore esclusivo
Erica: amicizia costante
Felce: sincerità
Fiordaliso: speranza di felicità, luce, primo amore
Fucsia: amabilità, desiderio
Gardenia: simpatia
Garofano: bianco: fedeltà. Giallo: eleganza. Screziato: fidati di me. Rosso: amore vivissimo. Rosa: amore reciproco
Gelsomino: fortuna, denaro. Bianco: amabilità. Giallo: grazia, eleganza
Giacinto: amore ardente. Bianco: discrezione nei sentimenti. Blu: costanza
Giglio: bianco: purezza, innocenza. Giallo: nobiltà, dignità
Girasole: allegria, orgoglio, amore adorante
Giunchiglia: desidero
Gladiolo: forza di carattere
Glicine: dolce amicizia
Iris: novità piacevoli. Giallo: ardente passione
Lavanda: buona fortuna
Lillà: primo amore. Bianco: giovinezza
Magnolia: candore
Fiori di mandorlo: speranza
Margherita: innocenza, freschezza, candore
Fiori di melo: preferenza
Menta: calore, forza del sentimento
Mimosa: libertà, autonomia
Mirto: energia, vigore, potenza nell’amore, amore completo
Mughetto: purezza, semplicità
Narciso: desiderio intenso, cavalleria
Nocciolo: pace, riconciliazione
Nontiscordardime: impegno sentimentale
Palma: vittoria
Papavero: serenità e sogni felici. Screziato: sorprese
Pervinca: dolci ricordi
Fiori di pesco: amore immortale, dedizione totale
Pino: ardore, coraggio
Primula: giovinezza, primo amore
Pruno: promessa
Quercia: ospitalità
Ranuncolo: fascino
Rosa: dolcezza, gioia, gloria, umiltà. Bianca: fedeltà. Rossa: passione. Gialla: speranza d’amore. Cappuccina: splendore. Multiflora: fecondità. Tea: gentilezza
Rosmarino: fecondità
Salvia: stima
Spiga di grano: prosperità, ricchezza
Tiglio: amor coniugale
Tulipano: amore perfetto, onestà
Ulivo: pace, sicurezza
Verbena: incantesimo
Violetta: umiltà, onestà, modestia, pudore
Viola del pensiero: ricordo, pensiero d’amore
Violacciocca: fedeltà
Vischio: fortuna, felicità
Zinnia: semplicità

IL RICEVIMENTO: IL MENU

Per un ricevimento tradizionale che segue un matrimonio classico, il menu va stampato in corsivo inglese con inchiostro grigio scuro o seppia su carta tagliata a mano o setificata oppure su un cartoncino elegante. Può essere sistemato all’ingresso della sala su un leggio o in due copie al centro di ciascun tavolo. Altra soluzione, ancora più formale, può essere la realizzazione del menu personalizzato, a cartoncino o piegato a libro, da sistemare vicino al posto di ciascun ospite; in questo caso avrà i nomi degli sposi, la data delle nozze e la lista delle portate e dei vini.
Se il ricevimento si svolge in un luogo storico, sulla prima facciata se ne può riprodurre un’immagine, sulla pagina interna di sinistra i nomi e la data, e sulla pagina di destra il menu con la lista dei vini.

Le tipologie di ricevimento che si possono attuare sono diverse da scegliere in relazione al momento della giornata e alla formalità dell’evento. Queste sono:

•Ricevimento classico al tavolo: più tradizionale e formale, prevede che il personale serva tutte le portate ai tavoli; gli ospiti siedono all’inizio del pranzo e attendono il susseguirsi delle portate. In questo caso è opportuno accertarsi che le sedie siano dotate di braccioli, per rendere le attese più confortevoli.
•Ricevimento con servizio e buffet
I camerieri servono il primo piatto ai tavoli, mentre per le pietanze e per i dolci viene allestito un tavolo al quale gli invitati possono accedere liberamente.
•Buffet
Tutte le portate sono a disposizione al tavolo, o, meglio ancora, a più tavoli, in modo da limitare le attese in coda (il rapporto ideale è di un metro di tavolo ogni cinque-sei invitati) e, una volta serviti, gli ospiti tornano al proprio posto.
In ogni caso è fondamentale che il servizio avvenga comunque in maniera rapida, oltre che essere assolutamente professionale: tra una portata e l’altra non devono esserci attese interminabili, né il pranzo deve nel suo complesso avere una durata infinita; la sposa può chiedere al maitre di concordare anticipatamente una scansione approssimativa dei tempi per l’intero banchetto, che non deve superare di molto le due ore.

La riuscita di un banchetto di nozze non si misura con la quantità di piatti offerti, al contrario, saper scegliere quelli più adatti, offrirli nella quantità giusta, nella giusta sequenza e in tempi relativamente brevi sono le caratteristiche di un pranzo perfetto.

•Aperitivo:Viene servito in attesa degli sposi per intrattenere gli ospiti e rendere più gradevole la loro attesa. Solitamente include bevande calde o fredde, in relazione alla stagione e piccoli stuzzichini dolci o salati.
•Antipasti: Possono essere offerti al buffet o al tavolo; in entrambi i casi devono essere piccole delizie che stuzzicano il palato senza appesantire.
•Primi piatti: per un pranzo seduti occorre prevedere due primi piatti
•Secondi piatti: particolarmente indicati una portata di pesce (arrosto o al sale) e una di carne (in crosta, al forno o alla crema), con contorni di verdure (glassate, al vapore, in sformato o in flan)e insalate di stagione, da intervallare con un sorbetto al limone o, in alternativa due pietanze di carne o due di pesce.
•Formaggi: Il tagliere deve comprendere formaggi freschi e stagionati.
•Dessert: un gelato leggero o una mousse delicata al caffè, alla vaniglia, al cioccolato o alla frutta, in quest’ultimo caso servita con frutti di bosco o frutta tropicale a fettine o in alternativa un buffet di dolci che offra diverse scelte tra torte, mousse, semifreddi e pasticceria mignon.
•Torta nuziale
•Vini: per la lista dei vini è opportuno affidarsi a un sommelier, senza dimenticare che è consigliata la scelta di servire un tipo diverso di vino a ogni portata, in modo che si armonizzi con i piatti proposti. Champagne o spumante secco con gli antipasti, con i primi piatti un vino bianco secco, rosso leggero con i secondi di carne bianca, vino rosso più corposo con la carne rossa o la selvaggina. Con la torta nuziale si può servire uno spumante demi-sec o un moscato.
Se tra gli ospiti sono presenti bambini, è bene concordare per loro un ‘menu su misura’ per quantità e per qualità, chiedendo al maitre che vengano serviti senza attese.

E’ possibile anche optare per scelte più particolari. Una possibile scelta potrebbe essere un menù etnico o a tema.La scelta di un menu di questo tipo richiede una precisa organizzazione sia per la scelta delle vivande e dello chef a cui affidare le preparazioni, sia per armonizzare l’immagine del matrimonio con quello che sarà il menu del ricevimento: si devono anche adeguare, almeno in parte, la scelta dell’abito, degli addobbi floreali, delle apparecchiature e di tutto quanto contribuisce a creare atmosfere.

Ulteriore possibilità può essere la scelta di una cena danzante; questa segue di norma un matrimonio celebrato nel tardo pomeriggio, in quanto è necessaria una certa continuità tra cerimonia e ricevimento. Il menu di una cena danzante non si discosta molto da quello di una cena di nozze tradizionale: antipasti, due primi, due secondi con contorno, dolce e torta nuziale. La torta può essere tagliata dagli sposi alla fine della cena e prima delle danze oppure verso mezzanotte, interrompendo la musica per qualche minuto, giusto il tempo del taglio, da eseguire secondo le regole tradizionali, e del brindisi.

Anche un cocktail rivelarsi una scelta di grande classe per un matrimonio pomeridiano. Si svolge interamente in piedi, non sono previsti tavoli (e in questo si differenzia dal buffet) ed è compito del personale di servizio porgere le vivande su grandi vassoi. Gli sposi scelgono questa soluzione se gli ospiti sono molto numerosi e se non desiderano impegnarsi in un lungo pranzo, oppure se è già stata organizzata una festa di nozze in anticipo e si vogliono riunire gli amici solo per un brindisi dopo la cerimonia. Di norma segue un matrimonio pomeridiano, celebrato tra le sedici e le diciotto: di conseguenza l’ora dello svolgimento è tra le diciassette e le ventuno, termine entro il quale deve essere concluso, se non è seguito da una cena.
Non è prevista la receiving line: è la madre della sposa ad attendere l’arrivo degli ospiti per i convenevoli, mentre gli sposi salutano gli invitati nel salone. Il personale può aggirarsi con i vassoi oppure si può allestire un tavolo-buffet in un angolo della sala o del giardino.
Solo a fine serata, eventualmente, si può offrire un primo piatto caldo, che precede l’arrivo della torta nuziale, con taglio e distribuzione che seguono le regole tradizionali. La sposa non è obbligata a distribuire personalmente i confetti, che devono essere sistemati su vassoi d’argento sopra il tavolo centrale o su un tavolino decorato con una composizione di fiori e posto vicino all’uscita.
L’unica caratteristica che limita le scelte per il menu di un cocktail è che i cibi devono poter essere consumati senza posate; detto ciò, la scelta dipende esclusivamente dall’impostazione della festa e dai desideri degli sposi. L’ideale è il finger food ovvero cibo che si consuma agevolmente senza l’ausilio di posate e fornito in monoporzioni.

Caratterizzato da minori obblighi formali, ma comunque elegante e coinvolgente, il buffet può essere considerato come la giusta alternativa al più sontuoso pranzo.
Il rinfresco è l’ideale se si ha a disposizione uno spazio ampio, meglio se all’aperto durante la stagione estiva, ma è perfetto anche nelle sale alte e ariose di un palazzo d’epoca o nel salone di un grande albergo.
Caratteristica è l’assenza di posti a sedere prestabiliti e la presenza di uno o più tavoli per le portate: gli ospiti si servono da soli, o con l’aiuto del personale di servizio, quindi siedono dove desiderano. La torta nuziale verrà portata al centro dello spazio dedicato al buffet e tagliata secondo le regole dai neo sposi al momento del brindisi. Accanto alla torta nuziale si possono offrire altri tipi di dolci e, per finire, frutta fresca, sempre tra quella che si può gustare senza posate.
Allestire un buffet che sia una gioia per gli occhi ancora prima che per il palato richiede una grande abilità nel coordinare i vari elementi, che può essere garantita solo da un professionista qualificato.
Il tavolo del buffet deve essere sistemato in un punto facile da raggiungere, ma anche in una prospettiva tale da richiamare lo sguardo degli invitati vicino a un elemento importante dell’architettura, ma senza oscurarne la vista. Il tavolo (ma se gli invitati sono più di quaranta è opportuno prevedere due o più buffet), da vestire con preziose tovaglie ricamate lunghe fino a terra, e il fatto che il pranzo sia in piedi non esimono dallo scegliere un servizio di piatti importante, posate d’argento e bicchieri di cristallo da appoggiare su vassoi, anch’essi d’argento, a disposizione degli ospiti.
Una soluzione interessante è quella delle food station, ovvero tavoli più piccoli di un buffet tradizionale su ciascuno dei quali viene proposto un diverso tipo di portata, spesso con un cuoco che a vista prepara i piatti da servire. Questa è una formula molto gradita, perchè accorcia i momenti d’attesa e invita gli ospiti alla conversazione.
Il menu di un rinfresco a buffet deve essere particolarmente ricco e stuzzicante: inizia con l’aperitivo e gli antipasti – da privilegiare, a seconda della stagione, la scelta di hors d’oeuvre caldi o freddi – continua con soffici mousse e croccanti torte salate, piatti saporiti, ma anche dolci per finire.
Protagonisti del buffet i primi piatti ai quali deve essere riservata la massima cura nella scelta: quando si definisce il menu con il caterer, bisognerebbe ricreare, nei limiti del possibile, le condizioni del party, ad esempio organizzando gli assaggi nello stesso orario previsto.
Massima attenzione anche alla presentazione dei piatti: meglio selezionare un numero inferiore di portate, ma chiedere una presentazione di grande effetto. E’ fondamentale, inoltre, che ogni vivanda sia preparata e offerta per poter essere consumata solo con la forchetta.

Altre soluzioni meno usuali possono essere:

•Il breakfast: se la cerimonia avviene all’inizio della mattinata, si può organizzare una ricca prima colazione. Sui tavoli, un’ampia scelta di brioche e panini, ma anche biscotti, pane tostato con diversi tipi di marmellata, yogurt, spremute e frutta da completare con caffè, tè, latte e cappuccino.
La torta, tagliata e servita subito dopo l’arrivo degli invitati, deve essere leggera e, considerata l’ora, sarebbe opportuno rinunciare al brindisi con alcolici.
•Il brunch: L’orario è all’incirca lo stesso del breakfast ma, come rivela il nome, si tratta di un mix tra prima colazione e pranzo. Segue una cerimonia celebrata nella prima mattinata e richiede un ricco buffet composto da una parte salata (quiche, salmone, salumi, formaggi, pinzimoni) da intervallare con le classiche proposte dolci della prima colazione: brioche con marmellata e cioccolato, pasticcini, crostate, ma anche yogurt, frappé e frutta fresca. Si possono bere (oltre a tè, caffè e cappuccino) vino leggero, succhi di frutta e cocktail analcolici. La torta nuziale può essere accompagnata da un brindisi con champagne.
•Il tè: segue un matrimonio celebrato nel primo pomeriggio e inizia entro le quindici e trenta.
Una scelta di succhi di frutta e spremute fanno da corollario al vero protagonista, il tè, da proporre in numerose varietà, da quelle inglesi a quelle cinesi, anche deteinate, senza dimenticare, per un tocco inusuale, gli infusi mediorientali.
Irrinunciabili le tovaglie in fiandra, l’argenteria e i servizi di piatti e tazze in porcellana. Molto sofisticato l’abbinamento tra tè e goloserie salate, formaggi stagionati, salumi pregiati, carpaccio di pesce affumicato, senza dimenticare pasticcini, muffins, biscottini di pasta frolla, piccoli scones e mini-brioche.
•Il pic-nic e il barbecue: la soluzione è quella del “déjeuner sur l’herbe” e si presta a diverse interpretazioni. Nella tenuta di famiglia, ma anche nel prato di un parco cittadino o in riva al mare. Si possono prevedere lunghe tavolate sull’erba apparecchiate con tovaglie bianche e argenteria, ma anche grandi plaid scozzesi distesi direttamente sul terreno, con cuscini, piccoli tavoli pieghevoli di servizio in bambù o, ancora, si può pensare a suggestive tende sulla spiaggia, con un grande falò se la festa si tiene al tramonto. Indispensabili, in ogni caso, grandi cesti colmi di proposte sfiziose. Soprattutto per la soluzione barbecue la scelta del menu è fondamentale: sì, ovviamente, alle carni, ma spazio anche a verdure, pesce, spiedini, senza dimenticare qualche alternativa come una ricca assiette di formaggi.
 
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