come segliere il bicchiere giusto
È a partire dal IV secolo a.C. che cominciano ad apparire contenitori di bevande in vetro realizzati da artigiani di Rodi, Alessandria d'Egitto, Sidone, della Siria e dell’Italia. Sono coppe di forma semisferica o conica, con o senza piede, ornate generalmente da costolature e fili. Ma è nel I secolo d.C. che i bicchieri possono essere prodotti su larga scala, allorché la scoperta della soffiatura libera e a stampo consente la fabbricazione di oggetti in serie. Sono bicchieri di forma cilindrica o troncoconica, decorati spesso con sfaccettature, gocce, bugne e fili a spirale, che si diffondono in tutte le province dell’impero.
Ma è intorno al 1820, negli Stati Uniti, che è stata inventata la tecnica dello stampaggio a pressa, che consentirà la produzione di massa dei bicchieri e, di conseguenza, il loro uso quotidiano e universale.
Esistono infinite varietà di bicchieri, ed è impossibile poterle enumerare tutte.
Oltre all’estetica è molto importante che i bicchieri siano robusti, sottili, pratici da pulire, con una buona stabilità, a stelo e incolori (altrimenti non si vede quello che c'è dentro!). Possono essere in vetro o in cristallo.
E’ importante sapere che per ogni tipo di bevanda esiste una tipologia, e quindi una diversa forma di bicchiere.
Ad esempio per i vini rossi, i bicchieri sono essenzialmente di due tipi. Il primo è il cosiddetto ballon, che si presenta grande e panciuto e viene impiegato per la degustazione dei vini piuttosto invecchiati, in quanto la forma larga del bicchiere gli dà modo di ossigenarsi. L'altro tipo di bicchiere ha una forma leggermente più sottile che viene generalmente impiegato per tutti gli altri tipi di vini rossi.
Per i vini bianchi le forme cambiano e diventano ancora più sottili, assumendo la forma di una campana rovesciata, mentre il collo del bicchiere è un po’ più stretto proprio dove si appoggia la bocca. Questi tipi di bicchieri sono appropriati per i vini bianchi maturi e dalle varie profumazioni, mentre per gli altri tipi di vini bianchi vengono adoperati i bicchieri dalla forma allungata e rotonda.
Invece il bicchiere per lo spumante e per lo champagne, è il flute, cioè bicchieri che hanno la forma di un cono rovesciato e allungato, capace di contenere la spuma del vino, e dalla bocca abbastanza larga ma non eccessivamente, per dar modo a chi beve di sentire i profumi del vino. Per i cosiddetti vini liquorosi vengono usati bicchieri più piccoli, che si stringono verso l'alto.
Per la birra invece, bisogna sapere che bere questa bevanda dal bicchiere giusto non è solo un fatto di galateo, ma il modo più funzionale per degustarla al meglio. Il bicchiere, infatti, consente la formazione della schiuma e, grazie alla sua trasparenza, permette di poter valutare e apprezzare la birra anche alla vista (colore, limpidezza, densità, qualità e quantità della schiuma, ecc.).
Un consiglio importante da non sottovalutare è che i bicchieri della birra vanno lavati e sgrassati accuratamente con detersivi idonei e conservati in zone arieggiate, lontane da fumi, odori e vapori. Prima del riempimento è opportuno risciacquarli, anche al fine di consentire che il sottile velo d’acqua sulle pareti faciliti lo scivolamento della birra e la formazione del perlage. Poiché esistono diversi tipi di birra, esistono diversi tipi di bicchieri per la birra.
Infatti, il bicchiere a tulipano è per la birra sfusa e in bottiglia; poi il classico boccale per birra (chope) è un bicchiere di forte spessore o recipiente in grès. Il suo nome varia a seconda della forma e della nazione. Poi ancora la staffa dalla forma a cono per la birra sfusa.
Il bicchiere per aperitivo invece è senza stelo, grande e alto; mentre quello per il whisky infine è largo, cilindrico e anch'esso senza stelo.
Quindi se avete invitati a cena, fate attenzione nello scegliere il bicchiere giusto a seconda del tipo di bevanda che offrirete.
Cucchiaio grande: per minestre in brodo; talvolta è usato come posata di supporto per mangiare la pasta lunga, in particolare dalla clientela straniera.
2 - Forchetta grande: per minestre asciutte e secondi piatti.
3 - Coltello grande: per secondi piatti.
4 - Cucchiaio piccolo: per dessert e alcuni antipasti.
5 - Forchetta piccola: per antipasti e dessert.
6 - Coltello piccolo: per antipasti e dessert.
7 - Coltello spalmaburro: è disposto sul piattino del pane, sul lato destro e con la lama verso sinistra; è utilizzato per spalmare il burro sul pane, com’è abitudine di molti clienti stranieri prima di iniziare il pasto.
8 - Forchetta da pesce: per secondi a base di pesce; può essere usato anche per gli antipasti di pesce.
9 - Coltello da pesce: per secondi a base di pesce; può essere usato anche per gli antipasti di pesce.
10 - Cucchiaio gourmet (o da salsa): cucchiaio di media dimensione e di forma piatta, usato al posto del coltello nel servizio di preparazioni facili da tagliare e con molta salsa, in genere piatti di pesce e dessert.
11 - Coltello per bistecca: per il servizio di filetto, costate, bistecche e in tutte le occasioni in cui serve un coltellomolto tagliente.
La qualità delle posate argentate dipende dalla placcatura, cioè dallo strato di argento che ricopre la posata.
Attualmente si propende per un tipo di posata poco lavorata e di dimensione più piccola che nel passato (al contrario dei piatti che si tendono a usare più grandi); oltre che più economica, risulta più comoda per mangiare e più maneggevole per il lavoro del personale.
La tendenza moderna è quella di avere un assortimento più ridotto: ciò consente di ridurre le spese di acquisto e di rendere il lavoro del personale più agevole e rapido. Ecco dunque che in molti locali sono scomparse le posate da pesce (sostituite dalle posate grandi), il coltello spalmaburro (sostituito dal coltello piccolo), il cucchiaino per il gelato e tanti altri tipi di posate di uso minore. Qualche locale ha addirittura optato per posate più piccole e ha abolito le posate da dessert, utilizzando solo coltello, forchetta e cucchiaio grandi.
Non si può affermare a priori la correttezza o meno di queste scelte, che vanno analizzate in un contesto che consideri la tipologia del locale, del servizio e della clientela; si può tuttavia asserire che un ristorante classico e di lusso non dovrebbe mai optare per queste soluzioni e mantenere sempre una linea tradizionale di assortimento.
È importante, però, che un operatore conosca le varie realtà lavorative e impari a discernere; quando diventerà un responsabile avrà così acquisito tutte le nozioni per una scelta autonoma e ponderata
Cucchiaino lungo: per bibite e long drink.
2 - Cucchiaino (o paletta) da gelato: per il servizio di gelato e sorbetto.
3 - Cucchiaino da tè: per il servizio di tè, cappuccino, caffè filtro e alcuni dessert.
4 - Cucchiaino da caffè: per il servizio del caffè espresso; si usa anche per le uova alla coque.
5 - Forchetta per ostriche.
6 - Forchetta per dolci: per il servizio di dolci morbidi; di solito è sostituita da una forchetta piccola.
7 - Forchetta per lumache.
8 - Pinza per lumache: serve per mantenere fermo il guscio mentre si estrae la carne con l’apposita forchetta.
9 - Forchetta per crostacei (o forchetta estrattrice): per il servizio di crostacei nel loro carapace; si utilizza per estrarre la carne dalle chele.
10 - Pinza per crostacei: per il servizio di crostacei nel loro carapace; si utilizza per spezzare le chele.
Mestolino per salse.
2 - Mestolo: per il servizio di minestre in brodo.
3 - Paletta da torta: per il servizio di dolci.
4 - Pinza per dolci: per il servizio di piccoli dolci
5 - Affettatartufi: per ottenere sottili lamelle di tartufo, ma anche di parmigiano o altro.
6 - Scavatore per ananas: per eliminare il centro del frutto dell’ananas.
7 - Raccoglibriciole: per la pulizia del tavolo (sono 3 modelli