FRUTTA ESOTICA, Alchechengi

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PENELOPE11
icon4  view post Posted on 13/2/2011, 00:15




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Se fino a qualche tempo fa l'unica frutta esotica che si poteva trovare sporadicamente sulle nostre tavole poteva essere un pompelmo, un ananas o, al massimo, una noce di cocco, attualmente frutti tropicali maggiormente variegati hanno conquistato sempre piu' un posto stabile tra le nostre preferenze. Vengono importati direttamente dai luoghi di produzione e si distinguono per le forme sovente originali, i colori sgargianti, i profumi fortemente aromatici ed i sapori inebrianti. Hanno spesso nomi impronunciabili e, in quanto a proprieta' nutritive, niente da invidiare ai prodotti nostrani.

Ecco qui di seguito un elenco completo dei frutti esotici piu' disparati, provenienti principalmente dai paesi dal clima tropicale dell'Africa, dell'Asia e dell'America (…ne scoprirete sicuramente qualcuno nuovo e la curiosita' di assaporarlo sara' senza ombra di dubbio fortissima!!!):

- Alchechengi
- Anacardio
- Ananas
- Avocado
- Babaco
- Banana
- Carambola
- Cherimoya
- Dattero
- Durian
- Feijoa
- Frutto della passione
- Guava
- Kiwano
- Kumquat
- Lime
- Litchi
- Mango
- Mangustan
- Noce di cocco
- Papaia
- Pitaya
- Rambutan
- Salak
- Sapodilla
- Tamarindo



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L'alchechengi (Physalis alkekengi) e' una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanacee e che origina da un rizoma strisciante profondamente interrato.
Il frutto, commestibile quando e' maturo, e' rappresentato da una bacca delle dimensioni di una ciliegia, di colore giallo o rossiccio e privo di nocciolo; e' racchiuso in un involucro leggero, a forma di cuore, colorato in autunno di rosso o di arancio, ed ha un sapore acidulo. Per i suoi caratteristici palloncini rossi e rigonfi, l'alchechengi e' spesso coltivato nei giardini a scopo ornamentale.

E' presente sul mercato da ottobre a gennaio: quando si acquista, si deve fare attenzione che l'involucro esterno sia ben secco e ancora chiuso.

Si conserva in frigorifero per una settimana avvolto in carta da cucina, per evitare il crearsi di umidita' e, quindi, l'insorgere di muffe.

In cucina, dopo averne aperto dall'alto l'involucro esterno rivoltandolo come un ciuffo, si consuma al naturale o candito o, squisitissimo, ricoperto di cioccolato; viceversa, il rizoma e le foglie sono velenose, a causa della solanina che contengono.

Per quanto riguarda le virtu' terapeutiche, l'alchechengi contiene vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie) e tannino, una sostanza astringente per l'intestino; possiede anche proprieta' diuretiche ed antinfiammatorie.



Edited by PENELOPE11 - 13/2/2011, 01:39
 
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PENELOPE11
view post Posted on 13/2/2011, 22:16




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L'anacardio (Anacardium occidentale) e' un albero appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae, originario del Brasile e poi diffusosi in India e nell'Africa orientale.
La pianta, dal punto di vista economico, riveste un notevolissimo interesse per i molteplici usi che si fanno di ogni sua parte: dal guscio si estrae un inchiostro indelebile, il succo e' un potente antidoto alle tarme e viene usato in medicina per il suo potere altamente caustico, dal frutto si ricavano alcool ed aceto e, previa pressione, un olio pregiato; inoltre, dalla pianta si ottengono una gomma ed un liquido lattiginoso usati come basi per le vernici.


Dal punto di vista strettamente alimentare, fornisce due tipi di frutti: la mela d'anacardio (chiamata in Brasile "pomme cajou") che rappresenta quello fresco, e la mandorla o nocciola d'anacardio (chiamata in Brasile "noix de cajou") che e' invece quello secco. La prima e' botanicamente un falso frutto, perche' deriva dall'ipertrofia del peduncolo floreale che arriva a raggiungere le dimensioni di una mela piu' o meno piriforme; la sua superficie e' liscia, sottile e fragile, il colore va dal giallo al rosso vivo, la polpa e' fibrosa e dal sapore acidulo e rinfrescante; i paesi produttori la mangiano estraendone dalla polpa un succo che viene bevuto dopo essere stato leggermente fermentato. La mandorla o nocciola d'anacardio, invece, costituisce il vero e proprio frutto, ed e' una noce a forma di rene, dal guscio liscio all'esterno e contenente un seme quasi bianco all'interno, oleoso e commestibile. La nocciola d'anacardio contiene all'origine un olio irritante che deve essere eliminato con il calore, facendo estrema attenzione a non contaminarne il seme destinato all'uso alimentare; trasformare gli anacardi in seme commestibile e' una procedura complicata e richiede molta mano d'opera: soltanto il 10% della produzione grezza passa indenne attraverso le varie fasi della trasformazione (prima di essere rotto, il guscio dell'anacardio viene tostato e l'apertura che vi segue viene fatta esclusivamente a mano; il frutto viene poi nuovamente scottato per facilitare la rimozione della leggera pellicola scura che lo ricopre e salato) e del confezionamento, e questo spiega il loro costo elevatissimo sul mercato europeo.


L'anacardio e' un frutto che tende ad irrancidire molto facilmente e va quindi conservato limitandone il piu' possibile il contatto con l'aria.


Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, l'anacardio e' ricco di sali minerali come il magnesio, il fosforo, il calcio, il potassio e, soprattutto, il selenio (un minerale che protegge dai radicali liberi); possiede anche molta vitamina B1 e B2 ma, per l'alto contenuto calorico, e' sconsigliato nelle diete: infatti, 100 g. forniscono ben 598 kcalorie.
 
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view post Posted on 15/2/2011, 23:10




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L'ananas (ananas comosus) e' una pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae, ed il termine deriva dal nome del frutto nella lingua degli indiani Guaranti. E' originaria del Sud America; fu portata nelle isole caraibiche dagli indiani Caribi, ed a Guadalupe fu vista per la prima volta nel 1493 da Cristoforo Colombo che la porto' in Europa; da qui, gli inglesi e gli spagnoli la distribuirono nelle isole del Pacifico. Si trovano piantagioni nelle Hawaii, nelle Filippine, nell'Asia sud-orientale, in America Latina, in Florida e a Cuba: l'ananas e' di gran lunga il frutto esotico piu' conosciuto.
Le foglie di questa pianta sono lunghe e coriacee, lanceolate, con un margine seghettato e riunite in grandi rosette: dal centro di quest'ultime si forma il fiore, piuttosto compatto e robusto, dal quale si sviluppa il frutto. L'ananas ha una scorza formata da grandi scaglie fuse tra loro che lo fanno assomigliare ad una pigna, e la cui colorazione e' verde quando il frutto e' acerbo, per diventare poi giallo o arancio con il proseguire della maturazione, che avviene dal basso verso l'alto; ha un ciuffo verde sulla sommita' ed una polpa gialla molto aromatica. E' presente nei mercati tutto l'anno e, solitamente, viene raccolto ancora acerbo.

Esistono diverse varieta', tra le quali:
- la "Queen", del peso di circa un kg.; a differenza dell'ananas grande, ha una buccia piu' gialla e sottile ed un bel ciuffo verde-grigio; la polpa e' soda ed intensamente profumata.
- la "Cayenne", piuttosto pregiata, dalla polpa chiara, succosa e dolce, adatta per essere conservata in scatola;
- la "Red Spanish", di media grandezza e dalla scorza leggermente aranciata, con una polpa pallida molto aromatica, dal sapore acidulo e leggermente fibrosa.

Quando si acquista, bisogna fare attenzione che le foglie del ciuffo abbiano una colorazione verde brillante e che la scorza sia uniforme e soda, priva di tagli e macchie, piu' matura e colorata nella parte inferiore e di profumazione intensa; la scorza verde o grigia, indica infatti che il frutto e' troppo acerbo, mentre quella marrone segnala un frutto eccessivamente maturo.

E' presente sul mercato tutto l'anno. Se l'ananas e' maturo, si puo' conservare per una settimana nella parte meno fredda del frigorifero; se invece e' ancora acerbo, puo' durare anche due settimane tenuto a temperatura ambiente e favorendone cosi' la maturazione.

 
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view post Posted on 23/2/2011, 22:21




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L'avocado e' una pianta arborea sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauracee originaria dell'America centrale e attualmente coltivata in tutti i paesi tropicali; in Europa piccole produzioni sono presenti soltanto in Spagna.
Puo' raggiungere i 20 metri di altezza, ha foglie coriacee e fiori piccoli a forma di pannocchia di colore giallo tendente al verde; il frutto a seconda della varieta', si differenzia per forma, dimensione, colore e aspetto della buccia; esiste la "Pinkerton", la "Ryan" e la "Ettinger" dalla forma a pera, e la "Fuerte", la "Nabal" e la "Reed" dalla forma tonda; ha una lunghezza che va dai 7 ai 20 cm., la buccia puo' essere liscia o rugosa e il suo colore varia dal verde piu' o meno scuro al nero violaceo o color caffe'; la polpa, di colore giallo chiaro tendente al verde, e' tenera, estremamente burrosa e con un gusto delicato che ricorda vagamente le noci, con un solo seme centrale biancastro o rosa.

In cucina si utilizza a crudo per preparare antipasti (in abbinamento a formaggi dolci e/o cremosi), insalate (con pollo o gamberi), mousse e souffle'; famosa e' la salsa "guacamole", che si ottiene frullando la polpa con aglio, prezzemolo, succo di limone ed olio e che si serve con verdure crude in pinzimonio o con le tortillas. Poiche', come la mela e la pera, una volta tagliato si ossida facilmente a contatto con l'aria, e' consigliabile prepararlo all'ultimo momento spruzzato di succo di limone.

L'avocado possiede molte proprieta' terapeutiche: e' uno dei pochi frutti freschi che ha un elevato contenuto di grassi monoinsaturi (ed esercita pertanto un'azione preventiva nei confronti della deposizione del colesterolo sulle pareti dei vasi); contiene inoltre vitamina A, B, C, ed E (che aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari ed hanno notevoli virtu' antiossidanti) e potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare); per contro, e' un frutto molto calorico (230 kcalorie per 100 g.) ed e' quindi controindicato nelle diete.

E' presente nei mercati tutto l'anno e solitamente viene raccolto e venduto ancora acerbo; quando viene acquistato, il grado di maturazione si verifica esercitando sulla sua superficie una leggera pressione con il pollice: se risulta duro come un sasso, il frutto e' ancora molto acerbo e deve essere lasciato maturare per alcuni giorni a temperatura ambiente; se premendo la buccia cede senza lasciare un solco, e' maturo al punto giusto per essere consumato (in questo caso, puo' essere conservato un paio di giorni al massimo in frigorifero); se invece lascia un piccolo solco, allora il frutto e' ormai troppo maturo per essere consumato a fette, ma e' ancora buono per ridurne la polpa in crema.

L'avocado si prepara nel seguente modo:
1) si taglia a meta', per tutta la sua lunghezza, come se fosse una mela, facendo attenzione a girare con il coltello intorno al nocciolo centrale che e' duro;
2) si afferrano quindi le due meta' e si ruotano dolcemente in senso opposto; una volta aperto il frutto, si toglie il grosso nocciolo;
3) per non fare annerire la polpa, si spruzza il frutto con qualche goccia di limone;
4) se si vuole mangiare intero, si scava la polpa con un cucchiaino; altrimenti, si puo' sbucciare e tagliare a fettine o a tocchetti.

 
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view post Posted on 2/3/2011, 22:12




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Il babaco e' una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia della Caricaceae, originaria dell'America del Sud e successivamente coltivata anche in Australia, Nuova Zelanda ed in Italia.

Dai fiori traggono origine i frutti, simili nella forma a peperoni, dal colore verdastro quando sono acerbi e gialli con qualche sfumatura verde quando raggiungono la piena maturazione; sono totalmente commestibili, compresa la buccia, ed il gusto e' un misto di fragola ed ananas.

Si conserva molto a lungo in frigorifero. In cucina, puo' essere consumato al naturale o a macedonia, con panna o gelato; e' molto dissetante in sorbetto o frullato (con limone, zucchero, acqua e ghiaccio).

Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, il babaco possiede molta vitamina A e C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie), potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare) ed un basso contenuto calorico (solo 21 kcalorie per 100 g. di prodotto).
 
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view post Posted on 15/3/2011, 20:52




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Il banano e' una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Musaceae originaria dell'Asia (precisamente della penisola malese) e attualmente coltivata in tutti i paesi tropicali (Brasile, Ecuador, Filippine). Puo' raggiungere gli 8 metri di altezza, ha foglie lunghe fino a 3 metri e, con il termine banana (che deriva dall'arabo e significa "dito"), viene indicato il frutto prolungato della pianta, che si sviluppa in una serie di grappoli; un casco di banane puo' pesare 30-50 kg.; il frutto ha una forma oblunga, con la porzione esterna (il pericarpo) costituita da una buccia che originariamente e' di colore verde e, nel pieno della maturazione, diventa gialla; la parte interna rappresenta la parte commestibile, pastosa, di colore bianco e dal gusto dolce ed aromatico. Le varieta' principali di banane sono la "Musa Sapientium", la "Musa Cavendishii" e la "Musa Paradisiaca": le prime due sono ricche di zuccheri e adatte ad essere mangiate crude; la terza, meno zuccherina e piu' ricca di amido, viene cucinata oppure fatta essiccare per ricavarne una farina.

E' presente nei mercati tutto l'anno ed e' raccolta ancora acerba: viene trasportata con navi frigorifere dove la temperatura e' mantenuta sui 12°, e fatta maturare alzando gradatamente la temperatura e trattandola con etilene (aumenta cosi' la colorazione gialla, diminuiscono i tannini e l'amido si trasforma in zuccheri). Le banane si conservano a temperatura ambiente e mai in frigorifero, dove la buccia diventerebbe subito nera (anche se la polpa rimane comunque soda e compatta).

In cucina puo' essere consumata al naturale, tagliata a fettine nelle macedonie o nelle torte di frutta (spruzzata con qualche goccia di limone per non farla annerire), fritta o in flambe'; e' ottima nei frullati e, al contrario di altri frutti, solo recentemente e' stata utilizzata per preparare succhi e spremute: infatti, malgrado possieda un elevato contenuto di acqua, e' decisamente difficile estrarvi il succo, perche' quando viene pressata, una banana diventa semplicemente polpa; soltanto nel 2004, alcuni scienziati indiani hanno brevettato una tecnica che permette di effettuare cio'.

Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, la banana e' ricca di vitamina A, B e C (che aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari ed hanno notevoli virtu' antiossidanti), di sali minerali quali il calcio, il ferro, il fosforo e soprattutto il potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare), di zuccheri e carboidrati (che esplicano un'azione positiva sulla flora intestinale regolarizzandone le funzioni). E' ricca di fibre ed ha un notevole potere saziante e nutriente, ma e' pur sempre la meno indicata nelle diete e, per la presenza degli zuccheri, a chi soffre di diabete. Fornisce 65 kcalorie per 100 g. di polpa, che rappresentano circa il 65% del frutto.
 
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view post Posted on 29/3/2011, 17:40






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La carambola e' il frutto di un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Ossalidacee; originaria dello Sri Lanka, viene coltivata in Malesia, Brasile, Israele e Spagna, e' forse il frutto tropicale piu' originale per il suo aspetto particolare ed inconfondibile: grazie alla sua forma ad elica, se tagliata trasversalmente crea una bellissima stella a cinque punte. Ha una lunghezza che varia dai 5 ai 15 cm. ed un diametro che va dai 2 ai 9 cm.; la buccia, sottile e lucida, e' di colore giallo chiaro ed ha una profumazione intensa; la polpa all'interno e' croccante e succosa ed il sapore e' gradevolmente asprigno come quello caratteristico degli agrumi.

E' presente sul mercato tutto l'anno e si conserva in frigorifero anche per due settimane, ma deve essere tenuta al riparo dagli urti. E' un frutto totalmente commestibile. In cucina, dopo essere stato accuratamente lavato, si puo' gustare al naturale o in macedonie e, per il suo aspetto particolarmente decorativo, per guarnire dolci e cocktails.

Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, la carambola e' ricca di vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie), potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare) e fibre (che regolarizzano l'intestino); per quanto riguarda l'apporto calorico, 100 g. di carambola forniscono solo 33 kcalorie.
 
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view post Posted on 27/8/2011, 19:36




cherimoya


La cherimoya (Annona reticulata)e' il frutto di una pianta (detta anche Anona) appartenente alla famiglia della Annonaceae; originaria degli altipiani delle Ande (Peru' ed Ecuador) si e' poi diffusa in Cile, California, Florida, Africa del sud ed in vari Paesi del Mediterraneo come l'Israele, la Grecia e la Spagna.

Ne esistono diverse varieta', come la "Fino da Jete", la "Campa" e la "Campa mejorada", a seconda della quale il frutto puo' assumere diverse forme: a pera, ovale, sferico o a cuore; la buccia, vellutata, ha delle sporgenze che la fanno assomigliare ad una pigna ed un colore grigioverde che scurisce con la maturazione; la polpa al suo interno e' di colore bianco panna ed ha dei semi non commestibili simili a quelli dell'anguria; e' dolce, succosa ed ha una consistenza cremosa; il gusto ricorda la vaniglia con un retrogusto di fragola (per questo chiamata anche "Fragola del Paradiso") . Il peso del frutto puo' variare tra i 200 ed i 400 g., ma in alcuni casi puo' raggiungere anche il chilogrammo.

E' presente sul mercato da ottobre a dicembre e, una volta acquistato, deve essere consumato in breve tempo perche' facilmente deperibile. In cucina, una volta tagliato a meta' e privato dei semi, puo' essere gustato fresco al naturale o con una spruzzata di zucchero e rum asportandone la morbida polpa direttamente con un cucchiaino; oppure, puo' essere impiegato nelle macedonie di frutta, nei gelati e per la produzione di un ottimo distillato.

Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, la cherimoya e' ricca di vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie); inoltre, e' molto nutriente grazie all'alto contenuto di zucchero (circa il 20%) e a una discreta quantita' di proteine: 100 g. di polpa forniscono circa 80 kcalorie



 
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view post Posted on 27/8/2011, 19:54




dattero



L'albero del dattero (Phoenix Dactylifera) e' un'imponente palma appartenente alla famiglia delle Arecaceae; originaria del Nord Africa, e' coltivata anche in Arabia, nel Golfo Persico, nelle Canarie, nel Mediterraneo settentrionale e nella parte meridionale degli Stati Uniti. Il tronco slanciato puo' raggiungere i 30 metri di altezza; e' coronato da una fitta chioma, formata da rigide fronde grigio-verdi lunghe circa tre metri e da grandi spighe ramificate cariche di datteri, bacche oblunghe di colore arancione scuro contenenti un seme di consistenza legnosa (ogni singola spiga puo' portare da 200 a 1000 frutti, arrivando a pesare anche 12 kg.). La pianta inizia a fruttificare dopo l'ottavo anno di vita, raggiungendo la piena maturita' intorno ai trenta.

Per aumentarne la concentrazione degli zuccheri e renderli cosi' piu' dolci, quasi tutti i datteri vengono fatti essiccare al sole; alcune varieta', come la "Berhi" e la "Hiann", vengono invece commercializzate fresche. I datteri secchi si presentano piu' scuri e piuttosto grinzosi, con una forma oblunga irregolare, mentre quelli freschi sono lisci e perfettamente cilindrici. I piu' diffusi sono quelli di provenienza tunisina, la cui qualita' e' pero' spesso piuttosto scadente: sono piccoli, poco dolci e addizionati con sciroppo di glucosio (sono quelli confezionati nel classico involucro di plastica ed attaccati ad un finto ramo anch'esso di plastica); i migliori, anche se piu' cari, sono senza dubbio quelli di Israele, piuttosto grossi, scuri e dolcissimi; varieta' altrettanto buone sono la "Deglet Noor", la "Hallawi" e la "Khadrawi", coltivate in Medio Oriente.

Sono presenti sul mercato tutto l'anno, ma in special modo nel periodo natalizio. Si conservano a lungo nella parte meno fredda del frigorifero; prima di consumarli, pero', e' preferibile lasciarli almeno un'ora a temperatura ambiente. In cucina, i datteri si possono mangiare al naturale o nei dessert e sono ottimi accompagnati con i formaggi, specie quelli piu' saporiti come il caprino, il gorgonzola ed il pecorino stagionato.

Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, i datteri, soprattutto quelli secchi, hanno un valore nutrizionale molto alto: rappresentano uno dei frutti piu' ricchi di zuccheri (fino al 70%); sono ricchissimi anche di potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare), calcio, fosforo, magnesio, ferro e vitamine A e B; sono pertanto molto energetici, rimineralizzanti e lassativi; lo sciroppo di datteri, che si ottiene bollendo i frutti in acqua, e' considerato un buon rimedio contro tosse e raffreddori. I datteri freschi sono da preferire a quelli secchi, sia per il maggior contenuto di vitamine, sia per l'assenza della glassa di glucosio utilizzata per la conservazione; e proprio per l'abbondante presenza di glucosio, i datteri secchi sono controindicati a chi soffre di diabete. Sono un frutto altamente calorico: infatti, 100 g. di prodotto forniscono ben 260 kcalorie.
 
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view post Posted on 28/8/2011, 20:49




durian



Il durian (Durio zibethinus) e' un albero di grandi dimensioni (puo' superare i 40 metri di altezza) appartenente alla famiglia delle Bombacaceae, originario della Malesia e dell'Indonesia; poco coltivato, la produzione commerciale si e' diffusa in Tailandia, Filippine, India ed Australia. Le foglie sono lunghe fino a 25 cm. e larghe circa 8 cm., lucide e di colore verde, i fiori sono bianchi e fortemente odorosi; i frutti, che maturano tra agosto e settembre, hanno la dimensione di un grosso melone (dai 15 ai 30 cm. di lunghezza ed un peso che va da 1,5 a 4 kg.); la buccia, molto dura, e' verde e ricoperta di aculei; per aprirlo non basta un semplice coltello, ma occorrono strumenti decisamente piu' robusti; la polpa al suo interno e' di colore bianca o giallastra ed e' divisa in cinque segmenti con grossi semi; la caratteristica di questo frutto e' data dal suo odore, che e' veramente abominevole e repellente (tanto che nei negozi del sud-est asiatico e' bandito nei negozi e negli alberghi!); ma il suo sapore e' veramente sublime (dolce e piccante insieme, come un gelato alla vaniglia con retrogusto di banana ed un aroma di spezie davvero particolare). Ogni albero rende circa 50 frutti all'anno.

In cucina, il durian viene solitamente consumato al naturale ed utilizzato per preparare salse e condimenti;oltre alla polpa, anche i semi di questo frutto, una volta lessati, fritti o torrefatti, sono commestibili. Puo' essere conservato in scatola, surgelato, cotto nello zucchero o sotto sale.

Per quanto riguarda le proprieta' nutritive, il durian e' ricchissimo di minerali come il potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare).
 
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view post Posted on 12/9/2011, 12:32




feijoa


La feijoa e' una pianta sempreverde perenne (Feijoa sellowiana) appartenente alla famiglia delle Mirtaceae, originaria della zona sub-tropicale dell'America del Sud e diffusasi successivamente in California, Florida e in Italia (Riviera ligure, Calabria e Sicilia).

Puo' raggiungere gli otto metri di altezza, le foglie sono ovali-oblunghe, di colore verde scuro e lucide sulla parte superiore; se stropicciate, emanano un gradevole odore simile a quello del mirto. Il fiore e' bianco all'esterno e rosso all'interno, ed il frutto e' rappresentato da una bacca rotonda od ovale lunga 5-6 cm., di colore verde ed intensamente profumata; ha polpa bianca, dolce e aromatica, con piccoli semi commestibili, ed il gusto ricorda l'ananas e la fragola insieme. La pianta fruttifica dai primi di ottobre fino ai primi di dicembre.

Si conserva in frigorifero per cinque giorni al massimo e si consuma al naturale, tagliata a meta' e spolpata con un cucchiaino, oppure spellata e fatta a macedonia. Si puo' trovare anche sotto forma si succo o marmellata.

Per quanto riguarda le virtu' nutrizionali, la feijoa ha un alto contenuto di iodio (svolgendo cosi' un importante azione preventiva nei confronti di alcune malattie di tipo tiroideo) e di vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie); possiede proprieta' digestive e lassative ed e' anche un frutto poco calorico: 100 g. di prodotto forniscono soltanto 35 kcalorie.
 
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view post Posted on 7/11/2011, 20:35





maracuja



Il frutto della passione e' il frutto di una pianta erbacea rampicante che raggiunge anche i 10 metri d'altezza (Passiflora edulis) appartenente alla famiglia delle Passifloracee e coltivata anche a scopo ornamentale. Il nome gli fu dato dai missionari spagnoli che, vedendo i grandi e splendidi fiori bianchi dal centro rosa o viola per la prima volta, gli riconobbero nella forma i simboli della passione di Cristo: nei tre steli si vedono infatti i chiodi della crocifissione, mentre gli stami rappresentano le piaghe di Gesu', circondati dalla corona di spine; il ricettacolo sarebbe il calice ed i petali le vesti del Signore. Di questo frutto ne esistono due varieta': la "Granadilla", dalla buccia color giallo-arancio brillante, e la "Maracuja", dalla buccia color rosso-violetto.

Originario dell'America del Sud, ha le dimensioni di una piccola pesca leggermente ovoidale, dalla buccia liscia e sottile che, con la maturazione, tende a raggrinzirsi. Il nome di questo frutto deriva dal termine spagnolo "granata", cioe' melograno, in virtu' del fatto che la parte commestibile di entrambi e' molto simile; infatti, e' composta da una serie di semi tenuti insieme da una gelatina succosa dall'inconfondibile profumo; il gusto e' dolce con una nota acidula. Rispetto alla qualita' brasiliana o sudamericana, quello coltivato nell'Australia settentrionale, dal clima piu' caldo, ha un sapore meno acidulo, piu' delicato e gustoso.

E' presente sul mercato quasi tutto l'anno; quando si acquista, la polpa deve essere profumata e piuttosto cedevole al tatto; la buccia corrugata sta a significare che il frutto e' maturo. Se si acquista ancora piuttosto acerbo, puo' essere conservato a temperatura ambiente anche per una settimana, se maturo, nella parte meno fredda del frigorifero per un paio di giorni. In cucina, si consuma al naturale, tagliato a meta' e spolpato con un cucchiaino. E' molto buono mescolato allo yogurt bianco e nei frullati tipicamente esotici; si presta anche per la preparazione di marmellate e di gustosi cocktail profumati; il succo centrifugato e' ottimo per aromatizzare arrosti di maiale o di pollo.

Per quanto riguarda le proprieta' nutrizionali, il frutto della passione e' un vero e proprio concentrato di energia: e' ricco di zuccheri, vitamina A (molto utile per la vista), B, C ed E; di sali minerali quali il ferro, il fosforo e soprattutto il potassio (un solo frutto contiene in media quello di due-tre banane). E' percio' ottimo per chi soffre di ritenzione idrica e di gastrite e colite, ed e' utile a prevenire le malattie cardiovascolari, l'esaurimento nervoso e alcuni tipi di tumori; possiede anche proprieta' antiossidanti. Le tribu' indigene del Rio delle Amazzoni lo usano come sedativo ed antidolorifico. E' pero' abbastanza calorico: 100 g. di polpa forniscono circa 90 kcalorie.
 
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view post Posted on 18/12/2011, 22:52




guava


Il guava (Psidium guajava) e' un arbusto sempreverde perenne appartenente alla famiglia delle Mirtaceae, originario del Messico, del Peru' e del Brasile e poi coltivato anche in Florida, nelle Hawaii e nella California del Sud. E' una pianta decisamente ornamentale che puo' raggiungere un'altezza di circa cinque metri, con foglie ovali oblunghe che d'inverno assumono una colorazione di venatura rosso-violacea e fiori bianchi piuttosto appariscenti. Il frutto, lungo fino a 12 cm., puo' assumere una forma diversa a seconda delle varieta' (sferica o piriforme) e la buccia, piuttosto sottile, liscia o rugosa, varia dal colore verde al giallo; la polpa, gelatinosa e ricca di piccoli semi, puo' essere bianca o rossastra; il sapore e' un misto leggermente agrodolce tra la banana e la pera.

Il guava e' presente sul mercato da maggio a novembre e in cucina puo' essere consumato al naturale, tagliato come un melone (diviso quindi prima a meta', poi privato dei semi, quindi fatto a spicchi e privato della buccia) oppure trasformato in succhi e confetture.

Per quanto riguarda le virtu' nutrizionali, il guava possiede molta vitamina A e ed un quantitativo di vitamina C circa 8 volte maggiore rispetto all'arancia (ha pertanto un forte potere antiossidante e potenzia notevolmente le difese immunitarie); fornisce una buona quantita' di potassio e fosforo ed e' un toccasana per i diabetici, visto che il suo succo pare abbia la capacita' di ridurre la glicemia anche del 20%; 100 g. di questo frutto forniscono soltanto 20 kcalorie.
 
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view post Posted on 26/1/2012, 21:07




kiwano_spicchi


Il kiwano (Cucmis metuliferus) e' un frutto originario del Sud-Africa ed attualmente coltivato soprattutto in Nuova Zelanda e, in parte minore, anche in Francia ed in Italia. Assomiglia ad un fico d'India delle dimensioni, pero', di un melone: la buccia e' di colore verde quando e' ancora acerbo, fino a diventare giallo-arancione nel pieno della maturazione; presenta sulla superficie numerose protuberanze dure che lo rendono particolarmente decorativo. La polpa e' gelatinosa, verde brillante e cosparsa di piccoli semi commestibili; il gusto, tipicamente agrodolce ed aromatico, ricorda quello della banana e del limone insieme.

E' presente sul mercato da aprile a maggio e da agosto a dicembre, e nell'acquistarlo occorre fare attenzione che abbia una colorazione giallo-arancio: cio' significa che e' maturo al punto giusto per essere consumato; si conserva a temperatura ambiente anche per alcuni mesi.

In cucina si consuma al naturale, tagliato a spicchi e mangiato con un cucchiaino; e' ottimo nelle macedonie (tagliata la calotta e vuotato della polpa, il frutto si presta a diventare una originalissima coppa da riempirsi con frutta o gelato) e nei sorbetti, o come antipasto insieme ai frutti di mare; per la bella colorazione verde che da' la sua polpa, viene anche molto utilizzato nella realizzazione di cocktails.

Per quanto riguarda le proprieta' nutrizionali, il kiwano e' ricchissimo di vitamina C (ne contiene quattro volte di piu' degli agrumi); ha pertanto un forte potere antiossidante rafforzando notevolmente le difese immunitarie. Contiene anche una notevole quantita' di calcio e potassio (aiutando cosi' il sistema cardiovascolare e riequilibrando la presenza dei liquidi nell'organismo). Ha un basso valore energetico: 100 g. di prodotto forniscono appena 34 kcalorie.
 
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PENELOPE11
view post Posted on 1/3/2012, 21:42




kumquat



Il kumquat, detto anche arancino cinese o mandarino del Giappone, e' il frutto di un piccolo albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutacee del genere Fortunella originario della Cina e coltivato successivamente anche in Giappone, in Europa (Grecia e Corfu'), negli Stati Uniti (Florida) e in Australia.

Non supera i cinque metri di altezza, le foglie sono lanceolate, lucide e di un verde scuro intenso; i fiori, di colore bianco, compaiono numerosissimi da maggio a giugno; il frutto compare da fine novembre a febbraio e rappresenta, per le dimensioni, l'agrume piu' piccolo attualmente conosciuto: non supera i 3-4 cm. di lunghezza e i 2-4 cm. di diametro e si diversifica nella forma e nel colore a seconda della varieta'.

La "Fortunella margarita" (chiamata in Giappone "Nagami") infatti, ha una forma ovale ed una buccia liscia e ricca di oli essenziali di colore verde quando e' acerba e giallo-arancio nel pieno della maturazione; la "Fortunella japonica" (chiamata "Marumi" in Giappone) invece, ha una forma tondeggiante e la buccia, quando e' matura, di colore arancione; la "Fortunella hindsi", e' caratterizzata da frutti piccolissimi (1,5 cm. di diametro) dalla buccia arancione, mentre la "Fortunella Crassifolia" (chiamata anche "Meiwa") ha, viceversa, i frutti piu' grandi e rotondi. Il kumquat e' una pianta che viene coltivata anche a scopo ornamentale.

In cucina il frutto viene mangiato al naturale, intero e con la buccia, cosi' che il sapore della polpa, piuttosto acidulo, si mescoli con quello della scorza, spessa e dal gusto dolce e molto aromatico; puo' essere consumato a fette nelle macedonie, oppure impiegato per la produzione di succhi, canditi e marmellate. Si abbina molto bene con la carne dell'anatra.

Per quanto riguarda le virtu' terapeutiche, il kumquat e' ricco di potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo ed e' un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare) e di vitamina C ed A (ha pertanto un forte potere antiossidante e potenzia notevolmente le difese immunitarie). Consumato a fine pranzo e' un buon digestivo e 100 g. di questo frutto forniscono soltanto 60 kcalorie.
 
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15 replies since 13/2/2011, 00:15   6738 views
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